In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Tratto dal giornale ” CREDERE -LA GIOIA DELLA FEDE-”
Quando si legge il Vangelo si può avere la sensazione di cogliere delle contraddizioni tra un versetto e un altro. Ad esempio, nel testo che oggi meditiamo, Gesù afferma di non essere venuto a portare pace nel mondo, ma divisione. Staccato dal contesto, quest’affermazione potrebbe addirittura apparire un assurdo perchè il Cristo è re di pace. Tutto il suo insegnamento è orientato all’amore che perdona, e proclama beati colore che costruiscono la pace. Cosa vuol dirci allora qui? Nel quadro degli insegnamenti che formano questa sezione del Vangelo di Luca, Gesù invita i suoi discepoli a scelte coraggiose e spesso controcorrente. La sua parola non lascia indifferenti: bisogna decidersi. Chi vuole seguirlo è chiamato a scelte impegnative, che coinvolgono l’intera esistenza, decisioni che possono essere in contrasto con la logica corrente e i ragionamenti umani. I suoi seguaci devono essere pronti a incomprensione e persecuzione. Non devono ricercare il plauso e l’apprezzamento degli uomini, ma solo quello di Dio. Ecco perchè chi vuole seguirlo deve essere consapevole che la sequela evangelica crea divisione tra chi è con Cristo e chi invece no. Ma la sua parola di salvezza è un fuoco che incendia il mondo del suo amore; ogni credente deve ardere di quest’amore perchè quanto prima si realizzi il regno di Dio sulla terrra.
L’IMPOSSIBILE DI DIO
Oggi riflettiamo sull’annuncio dell’arcangelo Gabriele alla Vergine Maria, del racconto che ci espone le paure e i dubbi della Madonna e l’angelo le disse di non temere, NULLA E’ IMPOSSIBILE A DIO. Su questo noi rifletteremo su l’IMPOSSIBILE DI DIO.
L’impossibile di Dio si rende possibile nel credere.
Ogni volta che crediamo, rendiamo presente in noi e attorno a noi questo impossibile.
Anche attorno a noi, allora, i segni diventano sempre meno chiusi, e si aprono per essere segni di vita, di speranza, di fede e di amore.
Credere all’impossibile di Dio fa sorgere anche i segni dell’impossibile.
Questa constatazione avviene ogni volta che il nostro cammino si riconduce alla Parola del Vangelo.
Il passaggio dall’impossibile a ciò che è possibile avviene sulla Parola.
L’ Annunciazione come fatto di cronaca è impossibile; ma come segno diventa possibile e attuabile per noi, anche oggi.
Tutto avviene grazie all’ascolto della Parola.
Proprio come lo è stato per Maria.
L’atto di fede di Maria è anche il nostro atto di fede e di adesione, attraverso l’ “Eccomi” nella disponibilità anche all’impossibile, che però viene trasformato proprio dall’atto di fede e di adesione.
L’ ANNUNCIAZIONE A MARIA E’ OGGI ATTRAVERSO MARIA, A NOI