Category: Poesie


LA LUCE DEI SOGNI

Cammino ogni mattina

sotto la luce del sole immaginando

sognando un desiderio che sembra semplice e magnifico.

 

 

Cammino ogni sera

sotto la luce delle stelle pensando sempre

a quel sogno ma un pensiero entra nella mia mente:

è un sogno difficile, irrealizzabile, impossibile….

 

 

Cammino nel mondo dei sogni

e in quel momento una luce colpisce

il mio animo e il mio cuore

e tutto intorno è luce e gioia.

 

 

Cammino in quella luce e mi sento vivo

felice, unico…  l’uomo più felice del mondo.

Potessi portare quella luce con me anche

nella vita vera, per me e per tutti gli abitanti di questo pianeta.

 

 

Come fare per renderlo possibile????

Comincio dalle semplici cose: Non smetto mai di sognare.

Qualsiasi cosa mi accada nella giornata

ritorno nel mondo sei sogni dove posso essere vivo e felice.

 

Canta
e il domani vivrà
dei sogni di oggi;

Canta
è avrai un cuore perfetto.

Alla luce del domani
i sogni che ora culli;

Canta
la tua voce annunci il tuo sogno.

Canta
è nel perfetto vivere
il tuo Cuore Perfetto.

Canta e sii lieto.

IL CUORE

 

Il cuore resta dove l’anima ha smesso di volare.
Il cuore resta dove l’hai lasciato
nel dolce sogno senza inganno,
cullato dal tuo unico pensiero
di viverlo così, come io spero.
Il cuore resta chiuso,
ti sei portato via la chiave
che apriva spazi immensi,
dove correvamo felici,
senza i tuoi silenzi.
Il cuore resta solo
perché tu hai preso il volo…

Vorrei essere una stella

Vorrei essere una stella

dipinta d’azzurro

come l’azzurro del vasto mare.

Vorrei essere una stella

nel vasto cielo nero

perché vorrei guardare

con gli occhi di una stella

il mondo lontano

il mio mondo chiamato Terra.

Vorrei guardare da lontano,

le cose che accadono,

le cose brutte e le cose noiose,

potrei chiudere gli occhi di stella

e non vederle…

Vorrei essere una stella

perché una stella

è un qualcosa di simile a Dio,

simile ad un anima di bambino,

simile alla natura incontaminata,

simile alle cose belle.

Invece…, non sono una stella

non vedo la terra dipinta d’azzurro

anche lei, non umana,

vede e vive cose che

gli occhi miei vedono.

Gli occhi miei umani

troppo umani e vedono cose

che gli fanno piangere pian piano.

Vedono cose… nelle guerre,

vedono cose…negli occhi

di chi muore di fame.

Vedono cose…mie…

che mi fanno piangere pian piano…

le cose belle son poche

la felicità è poca

nella mia vita

nella vita di tutti

Vivete i vostri sogni

Meno male che sono ancora in grado di sognare, altrimenti a quest’ora non potrei essere qui ed aver letto questa meravigliosa poesia, che mi da ancora di più la forza di volare oltre questa vita che sembra metterci in trappola.

 

Indossa i sogni,

falli volare e sarai piu’ vivo.

Quando le parole sfiorano i sogni,

quando le emozioni catturano Luce,

una nuova dimensione

avvolge il nostro cammino.

Sensibilita’ risvegliate

che svelano orizzonti nuovi.

Respira la vita interiore

e prenderai il volo.

Avvolgi il tuo sorriso nel sogno,

afferra le tue emozioni e indossa speranze,

nulla forse e’ come appare.

La vita…

Strano mistero che svela

quello che non credevi reale.

Respirala e riempiti d’Amore.

2 Novembre   una giornata quasi identica alle altre apparte la visita al cimitero per trovare i miei nonni. Oggi, come se no bastasse, ci si è messa anche la pioggia a intromettersi nella mia vita, ma chissà come un pò sono contento di questa pioggia perchè in fondo penso che anche il tempo sta piangendo proprio come il mio cuore e il mio animo in questo momento. Girando su internet ho visto questa poesia e non ho potuto fare a meno di postarla per farla leggere anche a voi.
 
Stesa al buio t’odo,
cadi lenta,
inesorabile,
mentre sento crescere l’angoscia,
spettro del mio respiro pesante.

Una lama che penetra le carni,
accarezzo questa sensazione,
anche se vorrei tenerla lontana,
non posso, ……..
è un edera e non si stacca,
è come un vento di ghiaccio
la sento scavarmi rapida nelle ossa,
mi stà rabbrividendo,

Fredda,
umida e dolorosa
l’anima si sbriciola diventando come quelle gocce di pioggia

Il frutto dell’amore

Girovagando su internet e controllando il mio sito di frasi e parole ho rovato questa poesia davvero stupenda, un modo davvero originale per definire l’arrivo di un figlio: il frutto dell’amore.

Una passione travolgente
due corpi si fondono
dando vita a una nuova vita
Il ritardo, l’ansia, l’incredulità,
la gioia, la certezza
Comincia un nuovo cammino
mai fatto prima.
Ti incammini verso un sentiero
giorno dopo giorno
Sperando, amando gia quella creatura
Frutto dell’amore
i continui controlli, lo vedi lo tocchi con mano
Senti scalciare nel tuo ventre
Lo accarezzi giurando amore eterno
Poi d’improvviso dolori lancinanti
che si accavallano
La sofferenza diventa piacevole compagna
Poi all’improvviso la vita
Il suo primo vagito
Ti unirà per la vita il cordone ombelicale
che nessuno mai potrà spezzare
Lui ad essere figlio
Tu ad essere madre.

Le parole che non posso dirti

Concludiamo questa 2° domenica di luglio con una bella poesia    a voi
 
LE PAROLE CHE NON POSSO DIRTI
 
Le parole che non posso dirti,
escono come un fiume,
dalle mie mani.
Scorrono su pianure,
di fogli immacolati.
Bagnano campi inariditi,
dal sole del tuo silenzio.
Straripano e inondano,
la vallata della mia anima,
trascinando con sé tutto.
Distruggono il mio amore,
costruito giorno per giorno,
lasciando dietro di se,
soltanto le macerie,
di un amore negato,
di un amore non vissuto,
di un amore sprecato,
di un amore invano.
Prosegue la sua corsa impazzita,
accecato dal dolore e dal rimpianto,
verso un unico posto di pace.
Un mare che lo accolga.
Che accolga questo fiume di parole,
che in lui si disperda,
che in lui si annulli e si dissolva,
confondendosi fra le altre parole,
di altri infiniti fiumi.

Le campane

Dopo tanto tempo ecco un anedoto di poesia che ritorna nel mio spaces
 
A voi questa bellissima poesia  
 
Le campane
 
Suonano le campane
annunciando la speranza,
rintoccano nei cieli vuotati dalla vita.

Cacciate le rondini, distrutte le api,
dimenticati gli angeli, abbattuti gli aquiloni,
solo aerei anonimi tracciano
l’aria di scie misteriose.

Suonano le innocenti campane inascoltate
sulle città inasprite dalla violenza,
sulle campagne inquinate da veleni
nelle vallate disboscate, bruciate.

Rintoccano sui fiumi, sui mari ridotti
a cloache infette di veleni e morte.

Suonano le campane
annunciando la speranza,
l’arrivo d’una nuova percezione di vita,
d’un nuovo rinascimento,
d’una nuova disarmante innocenza,
d’un nuovo ritorno alle nostre antiche
radici: radici di eterna vita, d’immortalità.

La tristezza

La tristezza è non riuscire a continuare a essere se stessi, perché tutto ti è caduto addosso, perché tutto non è come sembrava, perché tutto non sembra più aver un senso.
Allora dopo che la passione ti ha travolto, ora ti attacchi alla ragione, cercando disperatamente un perché…
ma è tutto vano, impossibile trovare spiegazioni alle ragioni del cuore, e allora speri che sia solo un’agonia passeggera…
ma pultroppo sai gia che non lo è.